Affrontarla con le cure naturali
La stanchezza cronica è una carenza energetica che si protrae nel tempo. È dovuta a un’alterazione dell’equilibrio omeostatico. Viene spesso accompagnata a un’accelerazione del battito cardiaco, disturbi del sonno, dolori muscolari, ulcera dello stomaco, diarrea, colite, malfunzionamento della tiroide, irritabilità, abbassamento delle difese immunitarie.
La stanchezza è un disturbo che va approcciato in modo globale. Un approccio di tipo fortemente olistico è raccomandato. Ovvero che tenga conto di tutti gli aspetti fisici, psichici, spirituali, emotivi e delle abitudini radicate nello stile di vita del soggetto.
Finora l’identikit del paziente affetto dalla sindrome da stanchezza cronica rispondeva quasi sempre alle persone di mezza età, specialmente donne, chiamate a conciliare gli impegni lavorativi con le esigenze della vita familiare.
Secondo una ricerca realizzata dall’Università di Bristol e pubblicata su Pediatrics, la malattia sembra riguardare anche i più giovani (sarebbero due su cento i sedicenni che ne soffrirebbero). I dati sono stati ottenuti osservando chi, tra 5.800 ragazzi, riportava su un questionario un forte senso di affaticamento (che non andava via con il riposo), dolori muscolari, mal di testa, faringiti ricorrenti o difficoltà di concentrazione. Tutto ciò per un minimo di sei mesi.
L’impatto della malattia si riflette anche a livello scolastico. I ragazzi con sindrome da stanchezza cronica, secondo lo studio britannico, perderebbero mezza giornata di scuola ogni settimana.Il tempo è destinato ad aumentare nei casi più seri e non trattati.
I trattamenti olistici
Per la stanchezza cronica, i trattamenti olistici possono affiancare e coadiuvare una terapia medica ufficiale. Consentiranno alla persona di rispondere meglio alla cura in corso.
La ricerca della salute è orientata alla persona e non alla malattia, alla causa e non al sintomo, al sistema e non all’organo, al riequilibrio invece che alla cura. Stimola il naturale processo di autoguarigione del corpo.
La stanchezza cronica va combattuta con tutti i mezzi a disposizione iniziando proprio dalle nostre abitudini di vita, alimentazione, esercizio fisico, riposo, sonno notturno (rispettando il vostro personale e intimissimo ciclo di sonno-veglia), rilassamento.
L’alimentazione può dare un grosso contributo. E’ importante che gli alimenti utilizzati abbiano il massimo potere nutrizionale e che siano vivi, freschi e biologici. Sono da escludere quindi tutti i cibi confezionati, quelli ricchi di zucchero raffinato o dolcificanti sintetici, che potrebbero peggiorare la capacità di detossificazione dell’organismo. Un’alimentazione con cibi ricchi di magnesio contribuisce a ridurre i sintomi della stanchezza: piselli, verdure verdi, mandorle, arachidi e cacao.
L’ideale è svolgere un’attività aerobica per mantenere costanti il tono muscolare, la pressione arteriosa e la gittata cardiaca. Ci sono studi che evidenziano un miglioramento dei sintomi con mezzora di sport al giorno.
Sarà importante bilanciare la glicemia durante la giornata per evitare che episodi d’ipoglicemia possano causare o peggiorare la sensazione di stanchezza.
Indispensabile la funzionalità del fegato: quando diminuisce la sua capacità detossificante ne risente tutto l’organismo e potrebbe verificarsi un peggioramento dei sintomi con spossatezza e stanchezza diffuse.
Tra i metodi olistici a cui possiamo ricorrere troviamo la fitoterapia (terapia con le piante), aromaterapia, fiori di Bach, omeopatia, trattamenti corporei come massaggi, riflessologia plantare, shiatsu che ci aiuteranno ad aumentare la resistenza alla fatica, regolano le funzioni metaboliche, migliorano le capacità cognitive.
Per contrastare la stanchezza, quando si tratta di un fenomeno temporaneo e non sintomo di gravi situazioni, potete effettuare un leggero e tonificante massaggio per il corpo, allo scopo di stimolare e infondere vitalità.
Un ottimo trattamento è la riflessologia plantare, una tecnica dolce che si basa e agisce sulle corrispondenze fra determinate zone del piede e i vari organi del corpo, al fine di stimolarli per il raggiungimento di un miglior riequilibrio energetico interno all’organo stesso e per una più equilibrata relazione con gli altri organi.
La riflessologia plantare rafforza l’intero sistema corpo-mente liberandoci da tossine, aiutando l’organismo e la psiche a ritrovare il benessere, migliorando la qualità del sonno, l’energia, il tono dell’umore, ridonandogli il suo originale vigore vitale.
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