Parola Agli Scienziati

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La Riflessologia Plantare Funziona!

 “Non è un normale massaggio ma una terapia incredibilmente efficace”. Quante volte l’avete sentita o letta sui vari social o siti internet questa frase? Tantissime vero?

  Questa tecnica ha un suo ruolo ben definito tra i trattamenti così detti “alternativi” (anche se non sono alternativi a nulla, piuttosto complementari, coadiuvanti) con delle antiche testimonianze riguardo il suo utilizzo. Purtroppo si parla ancora molto poco al livello italiano, anche se, negli ultimi decenni la riflessologia ha avuto una vastissima diffusione in molti paesi del mondo. Per esempio in Europa (Spagna, Grecia, Danimarca, Regno Unito, Germania, Svizzera), nelle Americhe, Israele, l’Iran e Cina, per citare solo alcuni.

  Nella società odierna sempre più persone si affidano a terapie naturali olistiche per evitare, quando possibile, l’utilizzo dei farmaci. Fra le tante terapie troviamo la riflessologia plantare, tecnica che può trattare le zone dolenti dell’organismo senza toccarle fisicamente. Agendo soltanto sui punti riflessi, fa leva sulle capacità innate di autoguarigione a nostra disposizione.

Perchè la riflessologia plantare?

  Il corpo umano funziona come un tutt’uno, connesso, integrato e intelligente. Contrariamente a quello che si potrebbe credere, questa non è una comprensione recente. Appartiene ad una visione antica, che risale alle origini della medicina occidentale. Lo troviamo nei brani di Platone o nelle parole di Ippocrate, un concetto largamente accettato nel mondo antico di cui abbiamo perso gran parte degli insegnamenti.

 Nel arco degli anni questa tecnica venne utilizzata nelle cure delle varie malattie. Poichè priva di effetti collaterali, si usa a volte come coadiuvante delle terapie mediche ma anche come trattamento unico. Visti i risultati ottenuti sull’abbassamento del dolore, effetti benefici sugli stati di stanchezza, stress di vario tipo, trova il suo normale collocamento tra le varie terapie del dolore.

Parola agli scienziati,cosa dicono?

 Per quanto riguarda la ricerca scientifica sul funzionamento della riflessologia, in Italia non si stano facendo passi in avanti. Resiste ancora l’idea che non è un metodo scientifico e che i suoi benefici non sono stati provati con studi rigorosi, in doppio cieco, come quelli che si fanno per testare l’efficacia dei farmaci rispetto a un placebo (ossia una pillola priva di principi chimicamente attivi), effettuati ripetutamente su campioni molto ampi numericamente e statisticamente significativi. Cosi da portare spesso al silenzio assoluto sulla quasi totalità delle tecniche olistiche, in particolar modo sulla riflessologia.

  Al contrario, nei paesi esteri si stano moltiplicando le ricerche e gli studi sugli effetti e sui meccanismi di funzionamento della riflessologia, con degli ottimi risultati. Al tempo stesso la tecnica è entrata negli ospedali come disciplina complementare. Per esempio nei reparti di oncologia, integrando le tradizionali cure mediche e chirurgiche, oppure nei reparti di ostetricia per la preparazione e l’accompagnamento al parto naturale ecc.

  Un chiaro esempio della validità della riflessologia e il suo utilizzo nella medicina convenzionale, sotto il nome di “tecniche integrate”.  

La situazione in Italia     

   Un punto di riferimento è il Policlinico Gemelli di Roma che ha deciso di servirsi di questa tecnica nel reparto di oncologia per le donne affette da tumore al seno:

“Servizio di Terapie Integrate, che comprende Agopuntura, Fisioterapia, Riflessologia Plantare e che offre un approccio olistico al problema del tumore del seno. Ovvero una sintesi tra un trattamento specialistico basato sulle più recenti acquisizioni della medicina tradizionale e una cura della persona nella sua unità psicofisica che garantisca il pieno raggiungimento e mantenimento del benessere. Le tecniche di medicina integrativa vengono utilizzate, in particolare, per il controllo dei sintomi correlati ai trattamenti chirurgici e farmacologici.
A questi servizi si accede su indicazione dello Specialista del Centro previa visita ambulatoriale.” segue…

…ROMA – POLICLINICO GEMELLI

Dal 2014 al Polo Femminile vengono offerte alle donne con tumori al seno o ginecologici diverse attività per ridurre gli effetti collaterali della chemioterapia e radioterapia. Tra queste: consulenze nutrizionali, fitoterapia, sostanze naturali e omeopatiche, meditazione, trattamenti di riflessologia plantare e agopuntura.  Chi ne ha usufruito ha espresso gradimento superiore al 90%.

“Le principali indicazioni cliniche per queste attività – spiega il dr Magno, responsabile del Servizio di Terapie integrate – variano dalla gestione dello stress legato alla diagnosi e ai trattamenti, al potenziamento del sistema immunitario fino al trattamento di effetti collaterali. Ad esempio: nausea, vampate di calore, insonnia, fatigue, radiodermatiti che possono manifestarsi in corso di chemioterapia o radioterapia.”

I risultati sono stati presentati all’ultimo convegno SIO, la più prestigiosa organizzazione di medicina integrata, a Miami. L’ospedale in collaborazione con ARTOI sta organizzando un master per operatori sanitari. Inoltre sono stati avviati progetti di ricerca su terapie di supporto nutrizionale e di controllo della stanchezza.

E la stampa?

Qualche timido riferimento sull’efficienza della riflessologia lo troviamo anche sul quotidiano “La Stampa”.

   Sono in tanti gli ospedali italiani che, pur con dei piccoli passi, iniziano a fare spazio a questa tecnica nei reparti della terapia del dolore ma anche come complemento alle terapie convenzionali nel caso di problemi organici più o meno gravi.

  La collocazione della riflessologia plantare olistica in questo quadro volto a integrare i diversi approcci è quello di una tecnica manuale semplice ad ampio spettro di applicazione. Eccellente in ambito preventivo, spesso risolutiva nell’ambito dei disturbi funzionali di vario genere.

 Tra i suoi molti vantaggi troviamo:

  • la facilità di applicazione come l’auto-trattamento,
  • la quasi completa assenza di controindicazioni e di eventuali effetti collaterali,
  • la possibilità di effettuare, attraverso il piede, una analisi accurata delle condizioni della persona che coadiuvi la diagnosi medica,
  • molto utile come accertamento preventivo rispetto al manifestarsi del disturbo organico.

Speranze per il futuro

  Negli ultimi anni la riflessologia sta vivendo un nuovo slancio. Soprattutto grazie a una generazione più attenta al tema della salute. Ma anche perché ora ci sono più riscontri scientifici che indicano che i trattamenti di riflessologia sono spesso metodi integrativi o alternativi (nel caso dell’utilizzo singolare della tecnica) di successo.

 “Provare per credere”, non è soltanto un motto. È anche un invito a conoscere questa meravigliosa tecnica. A parte il totale rilassamento garantito, permette al ricevente un’altra forma di conoscenza di sé stesso, del suo proprio corpo. La via del benessere olistico che permette il ripristino dello stato di salute energetico.


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