Farmaci Antitumorali

uniti contro il cancro

 

Farmaci Antitumorali – Ridurre gli effetti collaterali

I farmaci chemioterapici antiblastici

Gli antiblastici(farmaci antitumorali), sono stati progettati per distruggere le cellule tumorali. Non agiscono selettivamente solo su queste. Colpiscono effettivamente tutte le altre cellule del corpo, quelle dei tessuti a rapida moltiplicazione, soprattutto le strutture embrionali, l’epitelio geminale dell’ovaio e del testicolo, il sistema linfatico, il midollo osseo, le mucose orali e gastrointestinale, bulbi dei capelli, la pelle.

Tutti coloro che si rivolgono al mio studio, alla ricerca di attenuare gli effetti collaterali della chemioterapia, troveranno un approccio olistico che comprende la riflessologia plantare, diversi tipi di massaggi, supporto personale.  La scelta del trattamento, decisa caso per caso, sarà adattata alle effettive esigenze della persona.

Trovo però utile prefigurare alcuni consigli generali che potranno essere adottati dai soggetti interessati. Per quanto riguarda la riflessologia plantare, riceveranno delle indicazioni pratiche, da utilizzare come una forma di automedicazione fra un trattamento e l’altro.

  Fai da te

Un ruolo fondamentale ed estremamente importante nell’alleviare gli effetti collaterali della chemioterapia, viene svolto da una corretta idratazione e da un’alimentazione naturale.

Bere molta acqua (almeno due litri al giorno) aiuta a espellere le particelle acide dai reni. Perciò alleviano i dolori muscolari e le parestesie. L’apporto dei minerali aumenta attraverso l’assunzione di brodi e succhi vegetali, tisane. Per raggiungere l’obiettivo proposto, tutti gli alimenti devono essere prodotti da colture biologiche. Solo in questo modo potranno aumentare l’apporto alimentare e disintossicare l’organismo senza affaticare il processo digestivo.

I programmi alimentari qui proposti vanno seguiti durante il periodo in cui ci si sottopone alla chemioterapia. Non affaticano più il corpo già indebolito, consentendo di non essere appesantiti da difficoltà digestive. Disintossicano l’organismo,  alleviando i disturbi. In questo periodo, la disintossicazione richiede il consumo di alimenti biologici. Questo per evitare d’introdurre additivi alimentari come antiossidanti sintetici, aromi chimici e coloranti, conservanti e solventi che aumentano il livello di sostanze tossiche nell’organismo. Quando gli additivi ingeriti impediscono ai globuli rossi di ossigenare il sangue, il cuore fa uno sforzo enorme per trattenere ed espellere queste impurità.

Cosa mangiare?

  • Mangiare cereali integrali a pranzo e cena, includendo noci e semi nella dieta (due cucchiaini aggiunti ogni giorno a colazione, frullati con frutta o consumati alla sera). Favorisce la rimozione dei detriti dal corpo e mantiene pulito il tratto intestinale. I cereali integrali, soprattutto quelli in granella, hanno bisogno di essere ben cotti. Cosi sono più digeribili e quindi non costringono l’organismo a spendere ulteriore preziosa energia. Le verdure includono le crocifere: broccoli, cavolfiori, cavoli bianchi, cavoli rossi e cavoli salati, cavoletti di Bruxelles, rape, ravanelli e senape.

È preferibile utilizzare fonti proteiche alternative a quelle tradizionali. Quelle di cereali integrali: amaranto, avena, grano e grano saraceno, mais, miglio, orzo, quinoa, riso e segale. Metterle a bagno qualche ora prima riduce della metà i tempi di cottura. Ci sono poi i legumi ad alto contenuto proteico come: fagioli, lenticchie e soia. In questo periodo possono facilmente sostituire la carne, il cui consumo produce sostanze altamente tossiche nell’intestino.

 Le fibre contenute nelle verdure e nei cereali integrali invece, hanno la capacità di assorbire le tossine presenti nel tratto intestinale, facilitando la loro eliminazione.

La nutrizione vegetariana assume quindi una particolare importanza ed è quindi utile durante il trattamento con dei farmaci antitumorali.

  • Per ridurre le tossine è bene evitare, durante i giorni della terapia e quelli immediatamente precedenti e successivi, latte e suoi derivati. Lo stesso i cosi detti “veleni lenti”: alcool, caffeina (si può bere caffè d’orzo), tabacco, tè o zucchero.

  • Per addolcire si possono usare malto d’orzo, miele vergine e sciroppo d’acero puro

  • Nelle zuppe e puree si consiglia un cubetto di verdura senza glutammato.

  • Il consumo di sale da cucina va ridotto drasticamente, sostituendolo con salsa di soia senza sale e alghe nelle insalate.

  • L’eccesso di sodio nel corpo può provocare edema e gonfiore.

Altri due consigli

Si applicano alla pulizia e al riposo della pelle:

  • Lavare la pelle con acqua tiepida, poiché l’acqua troppo calda o troppo fredda può causare ulteriore affaticamento al corpo.

  • Utilizzare solo saponi e shampoo neutri.

  • Durante la chemioterapia il riposo è un aspetto importante: per aiutare i processi metabolici si consigliano uno o due sonnellini al giorno, mantenendo le mani e soprattutto i piedi al caldo.

Infine va ricordato che le persone sotto chemioterapia sviluppano un gran numero di radicali liberi che danneggiano le cellule sane in tutto il corpo. È quindi importante assumere dosi adeguate di alimenti specifici per ogni paziente, stadio e tipo di cancro. Gli integratori devono essere di tipo alimentare, costituiti da acidi grassi essenziali e aminoacidi, minerali. Alimenti complementari e vitamine in grado di migliorare la salute dei pazienti che, in chemioterapia, non mangiano adeguatamente. Hanno difficoltà di assimilazione, consumo eccessivo o eliminazione degli alimenti, come nel caso di danni alla mucosa intestinale. Tuttavia, al fine di massimizzare il loro effetto, si consiglia di assumerli sotto la supervisione di un medico.

Farmaci antitumorali – il trattamento riflesso

“Massaggiare” il piede equivale a massaggiare una persona. Agendo sui piedi tutto l’organismo ne risente.

 Il successo del trattamento riflesso dipende dal flusso continuo d’impulsi che si trasmette. Partendo dalle mani dell’operatore raggiungono i centri nervosi del paziente, dando una risposta positiva nel corpo. Pertanto l’operatore dovrebbe essere in grado di eseguire facilmente il massaggio ai piedi senza essere costretto ad assumere posizioni innaturali e scomode. Il ricevente dovrebbe sdraiarsi comodamente.

Anche un ambiente tranquillo e molto rilassante. Quindi la confusione o l’intervento di terzi dovrebbe essere sempre evitato.

Il massaggio riflesso deve essere evitato subito dopo i pasti e in presenza di lesioni cutanee come abrasioni, segni d’infiammazione e infezione o vesciche.

La risposta dolorosa di una zona riflessa ha un significato preciso per l’operatore. Dovrebbe incoraggiare il paziente che vuole fare l’auto trattamento a evitare il contatto con esso o limitarsi a un massaggio dolce e superficiale senza pressione.

La durata del “massaggio” non deve superare i 45 minuti, 15/20 nel caso di anziani, infastiditi da stimolazioni eccessive o molto sensibili ai trattamenti. La frequenza ideale è di uno a tre volte a settimana a giudizio dell’operatore.

Gli effetti collaterali della chemioterapia possono essere notevolmente mitigati da questa tecnica corporea, che mira a riequilibrare il corpo nel suo insieme.


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