Come e perché si crea la paura
Cos’è la paura?
“Non è la morte o il dolore da temere, ma la paura del dolore o della morte”.
Epitteto
La paura è universale, una delle emozioni umane più basilari.
La si può definire come una reazione a catena nel cervello che inizia con uno stimolo stressante e termina con il rilascio di varie sostanze chimiche, preparando il corpo alla risposta di lotta o fuga.
Tutti la proviamo, è programmato nel sistema nervoso e funziona come un istinto. Attraversa tutti i confini di razza, cultura, religione e generazione. Sentire paura e naturale ma anche utile, in alcune situazioni. Essa può essere un avvertimento, un segnale che richiama la nostra attenzione. Fin dall’infanzia, siamo dotati degli istinti di sopravvivenza che ci aiutano a proteggerci. Di conseguenza rispondiamo con la paura, se percepiamo un pericolo o non ci sentiamo al sicuro.
Come tutte le emozioni, la paura può essere lieve, media o intensa, a seconda della situazione e della persona. Una sensazione di paura può essere di breve o di lunga durata.
Perché abbiamo paura?
In tutto il regno animale esseri umani compresi, lo scopo della paura è quello di promuovere la sopravvivenza.
Senza provare la paura non sopravvivremmo a lungo.
Potremo imboccare l’autostrada al contrario, buttarci dai ponti, maneggiare con noncuranza sostanze dannose. Nel corso dell’evoluzione umana, solo i sopravvissuti hanno potuto trasmettere i loro geni. Così facendo, il tratto della paura e la risposta ad esso sono stati selezionati come benefici per la razza. Per gli esseri umani ci sono altri fattori coinvolti nella paura oltre l’istinto. Essi hanno la sfortuna (a volte dono) dell’anticipazione. Possiamo anticipare le cose terribili che potrebbero accadere, le cose di cui abbiamo sentito parlare, abbiamo letto o abbiamo visto in TV.
Anticipare uno stimolo pauroso provoca la stessa risposta dell’averlo effettivamente sperimentato.
Come funziona la paura
Appena percepito un pericolo il cervello reagisce istantaneamente, inviando segnali che attivano il sistema nervoso. Il cervello memorizza tutti i dettagli che circondano il pericolo: le immagini, i suoni, gli odori, l’ora del giorno, il tempo e così via.
Ciò provoca risposte fisiche, come un battito cardiaco accelerato, una respirazione rapida e l’aumento della pressione sanguigna. Aumenta l’afflusso di sangue ai muscoli per preparare il corpo all’azione fisica (come correre o combattere). La pelle suda per mantenere il corpo fresco. Alcune persone avvertono sensazioni allo stomaco, alla testa, al torace, alle gambe o alle mani. Queste manifestazioni fisiche di paura possono essere lievi o forti.
La risposta fisica è conosciuta come “combatti o fuggi”, la reazione di attacco o fuga. È esattamente ciò che il corpo si prepara a fare: combattere il pericolo o correre veloce per scappare. Il corpo rimane in questo stato finché il cervello non riceve il messaggio “tutto chiaro” e disattiva la risposta.
Cosa crea la paura
A volte la paura è innescata da qualcosa che è sorprendente o inaspettato (come un forte rumore), anche se in realtà non è pericoloso. Questo perché la reazione alla paura si attiva istantaneamente, pochi secondi più velocemente di quanto la parte pensante del cervello possa elaborare o valutare ciò che sta accadendo.
Avvertire la paura ci prepara a reagire ad una situazione potenzialmente pericolosa. Una volta che essa viene percepita (o anticipata), il nostro corpo rilascia una serie di ormoni che cambiano il suo stato psicofisico.
Non appena il cervello ottiene informazioni sufficienti per rendersi conto che non c’è pericolo disattiva la reazione di paura. Tutto questo può accadere in pochi secondi.
La risposta alla paura è quasi del tutto autonomica: non la attiviamo consapevolmente e nemmeno sappiamo cosa sta succedendo finché non ha fatto il suo corso.
Lotta o fuga
Il nostro cervello è un organo profondamente complesso. Più di 100 miliardi di cellule nervose costituiscono un’intricata rete di comunicazioni. Essa è il punto di partenza di tutto ciò che percepiamo, pensiamo e facciamo. Alcune di queste comunicazioni portano a pensieri e azioni coscienti, mentre altre producono risposte autonome.
Le cellule del cervello trasferiscono costantemente informazioni e attivano risposte, con dozzine di aree cerebrali coinvolte almeno perifericamente nella paura. Secondo gli studiosi ci sono alcune parti del cervello che svolgono un ruolo centrale in questo processo:
- il talamo – decide dove inviare i dati sensoriali in entrata (da occhi, orecchie, bocca, pelle)
- la corteccia sensoriale: interpreta i dati sensoriali
- l’ippocampo: immagazzina e recupera ricordi coscienti; elabora insiemi di stimoli per stabilire il contesto
- l’amigdala: decodifica le emozioni; determina la possibile minaccia; conserva i ricordi della paura
- l’ipotalamo: attiva la risposta “combatti o fuggi”
Per produrre la risposta di lotta o fuga, l’ipotalamo attiva due sistemi:
– il sistema nervoso simpatico,
– il sistema surrenalico-corticale.
Come si crea la risposta corporea?
Il sistema nervoso simpatico utilizza le vie nervose per avviare le reazioni nel corpo. Il sistema surrenalico-corticale utilizza il flusso sanguigno. Gli effetti combinati di questi due sistemi sono la risposta di lotta o fuga.
Quando l’ipotalamo dice al sistema nervoso simpatico di mettersi in marcia, l’effetto complessivo è che il corpo accelera, si irrigidisce e diventa generalmente molto vigile. Se c’è un ladro alla porta, dovrai agire, e in fretta. Il sistema nervoso simpatico invia impulsi alle ghiandole e ai muscoli lisci e dice al midollo surrenale di rilasciare adrenalina e norepinefrina (noradrenalina) nel flusso sanguigno. Questi “ormoni dello stress” causano diversi cambiamenti nel corpo, incluso un aumento della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna.
Allo stesso tempo, l’ipotalamo attiva l’ormone di rilascio della corticotropina (CRH) nella ghiandola pituitaria, attivando il sistema surrenalico-corticale. La ghiandola pituitaria (una delle principali ghiandole endocrine ) secerne l’ormone ACTH (ormone adrenocorticotropo). L’ACTH si muove attraverso il flusso sanguigno arrivando alla corteccia surrenale, dove attiva il rilascio di circa 30 diversi ormoni che preparano il corpo ad affrontare una minaccia.
Cosa cambia nel tuo corpo?
L’improvviso flusso di adrenalina, noradrenalina e dozzine di altri ormoni provoca cambiamenti nel corpo che includono:
- l’aumento della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna
- la dilatazione delle pupille, per assorbire più luce possibile
- le vene della pelle si restringono per inviare più sangue ai principali gruppi muscolari (responsabile del “freddo” a volte associato alla paura – meno sangue nella pelle per mantenerla calda)
- l’aumento del livello di glucosio nel sangue
- l’irrigidimento dei muscoli, energizzati dall’adrenalina e dal glucosio (responsabile della “pelle d’oca”; quando i piccoli muscoli attaccati a ciascun pelo sulla superficie della pelle si irrigidiscono, i peli vengono forzati in posizione verticale, tirando con sé la pelle)
- il rilassamento della muscolatura per consentire l’arrivo di più ossigeno ai polmoni
- il rallentamento o la disattivazione delle funzioni non necessarie per la sopravvivenza (come l’apparato digerente e il sistema immunitario ), per garantire più energia alle funzioni di emergenza
- la difficoltà a concentrarsi su piccoli compiti (il cervello è diretto a concentrarsi solo sul quadro generale per determinare da dove proviene la minaccia)
Il corpo aumenta anche il flusso di ormoni verso un’area del cervello conosciuta come l’amigdala. Questo ci aiuta a concentrarci sul pericolo attuale e conservarlo (ricordalo) nella memoria.
Tutte queste risposte fisiche hanno lo scopo di aiutarti a sopravvivere a una situazione pericolosa preparandoti a correre o combattere per la tua vita (da qui il termine “combatti o fuggi”). La paura, e in particolare la reazione di lotta o fuga, è un istinto che possiede ogni animale.
Ci sono paure universali?
Molti di noi temono le stesse cose. Alcuni studi mostrano che gli esseri umani potrebbero essere geneticamente predisposti a temere certe cose dannose. Come gli animali che una volta rappresentavano un reale pericolo per gli esseri umani, perché velenosi o portatori di malattie (ragni, serpenti e topi).
La paura dei serpenti, ad esempio, è stata riscontrata in persone che non sono mai state nemmeno in presenza di un serpente. Questo ha senso se si pensa alla paura come a un istinto evolutivo incorporato nella coscienza umana. La maggior parte di queste paure di base vengono portate nell’età adulta. Altre paure comuni includono parlare in pubblico, andare dal dentista, sentire dolore, ammalarsi gravemente, morire, ecc.
Sperimentare la paura di tanto in tanto è una parte normale della vita. Ma vivere con la paura cronica può essere debilitante sia fisicamente che emotivamente. Vivere con una risposta immunitaria compromessa e la pressione alta provoca malattie. Rifiutarsi di partecipare alle attività quotidiane perché potresti dover affrontare delle sfide o interazioni sociali, non rende la vita molto appagante.
Cos’è che ti fa più paura?
L’essere umano teme cose o situazioni sconosciute che la fanno sentire insicuro. Ad esempio, chi non sa nuotare bene avrà sicuramente paura dell’acqua profonda. In questo caso, la paura è utile perché avverte la persona di stare al sicuro. Si potrebbe superare questa paura imparando a nuotare in sicurezza.
La paura può essere salutare se avverte una persona di stare al sicuro di fronte a qualcosa che potrebbe essere pericoloso. Ma a volte non è necessaria e provoca più cautela di quanto richiesto dalla situazione.
Il fondamento della paura
La maggior parte delle paure non si basa sui fatti. Gran parte di ciò che temiamo si basa su un sentimento. Paura è la parola che usiamo per descrivere la nostra reazione emotiva a qualcosa che sembra pericoloso. Le persone tendono a evitare le situazioni o le cose che temono. Ma questo non li aiuta a superare la paura, tutt’altro. Evitare qualcosa di spaventoso rafforza una paura e la mantiene forte.
Quando capirai che nove volte su dieci la paura è infondata puoi iniziare a liberarti dal suo potere.
Ammetti le tue paure
“Il coraggio è resistenza e la padronanza della paura, non assenza di essa”.
Mark Twain
Evitare le paure le rende solo più spaventose. Qualunque sia la tua paura, se la affronti, dovrebbe iniziare a svanire.
Uno dei più grandi malintesi è che il coraggio equivale a mancanza di paura. In realtà è vero il contrario. Ammettendo la nostra paura, possiamo quindi sfidarne l’accuratezza. Se un giorno ti viene il panico mentre sali su un ascensore per esempio, è meglio tornare su quel ascensore il giorno successivo.
La fragilità e la brevità della vita
Trovi corretta la frase: “l’unica cosa certa nella vita è la morte”?
A volte le tue più grandi paure sono fondate sulla realtà. Moriremo tutti prima o poi. È una certezza, non si può negarlo. Allo stesso modo, la vita sarà spesso dura e dolorosa. Si tratta di eventi completamente fuori dal tuo controllo. Accettando la loro realtà, potrai quindi concentrarti sulle cose che effettivamente puoi controllare.
La paura è un potente strumento motivazionale
Come la paura può diventare “di massa”, permettendoti di essere manipolato.
Si può dire che la paura è un sentimento vecchio quanto la vita. È profondamente radicato negli organismi viventi che sono sopravvissuti all’estinzione attraverso miliardi di anni di evoluzione. È uno dei nostri sentimenti più intimi, più frequenti. Le sue radici sono profonde nel nostro essere psicologico e biologico. Il pericolo e la guerra sono antichi quanto la storia umana, così come la politica e la religione.
I demagoghi hanno sempre usato la paura per intimidire i subordinati o i nemici e per guidare le nazioni (i politici). La paura è uno strumento molto potente che può offuscare la logica degli umani e cambiare il loro comportamento.
E’ contagiosa la paura?
Tutto il regno animale (uomo compreso), può imparare la paura da:
– esperienza – un attacco diretto di un predatore,
– osservazione – cioè assistere ad un attacco verso un altro essere umano,
– istruzioni – quado ci viene detto che c’è un predatore nelle vicinanze,
– dai nostri conspecifici – membri della stessa specie.
Questo è un vantaggio evolutivo che ci ha impedito di ripetere pericolose esperienze di altri esseri umani. Abbiamo la tendenza a fidarci dei nostri simili e delle autorità, specialmente quando si tratta di pericolo. È adattivo: genitori e vecchi saggi ci hanno detto di non mangiare una pianta speciale, o di non andare in una zona nel bosco, o saremmo stati feriti. Fidandoci di loro siamo rimasti in vita.
E cosi che abbiamo accumulato conoscenza.
A livello di gruppo, le persone sono più emotive e di conseguenza meno logiche. Quando abbiamo paura, in modo istintivo, ci fidiamo del gruppo per sopravvivere.
La paura è disinformata
Questa tendenza umana è una miniera d’oro per tutti coloro, che per i più variati motivi, vogliono sfruttare le tue paure.
Cresci solo intorno a persone che ti somigliano, ascolti solo certi media, leggi solo certi giornali. Poi ti senti dire da un tuo parente stretto che coloro che hanno un certo aspetto o la pensano diversamente, ti odiano e/o sono pericolosi.
La paura e l’odio intrinseci che sviluppi verso quelle persone invisibili è un risultato comprensibile (ma imperfetto).
Per convincerci, i politici, a volte con l’aiuto dei media, fanno del loro meglio per tenerci separati, per mantenere gli “altri” reali o immaginari solo un “concetto”. Perché se passiamo del tempo con gli altri, parlando e mangiando con loro, impareremo che sono come noi: esseri umani con tutti i pregi e difetti che possediamo.
La paura non è logica né intelligente
Noi umani abbiamo tantissime funzioni nel cervello e la paura spesso aggira la logica. Ci sono diversi motivi. Uno è che la logica è lenta, la paura è veloce. In situazioni di pericolo, dobbiamo essere veloci: prima combatti o corri poi pensi.
I politici e i media usano molto spesso la paura per aggirare la nostra logica. Lavorano molto per innescare le emozioni del loro pubblico.
Quando viene commesso un fatto grave (un crimine) in una citta di milioni di persone, il che è ovviamente una tragedia, la copertura delle principali reti televisive potrebbe portare a percepire che l’intera città è sotto l’assedio della criminalità. Nelle grandi città di tutto il mondo, tutti i giorni, accadono fatti gravi. Perché allora sei così spaventato solo ora, quando ciò viene mostrato e amplificato dai media?” Non ti poni queste domande, perché la paura aggira la logica.
Essa può trasformarsi in violenza?
C’è una valida ragione per cui la reazione alla paura è chiamata risposta “combatti o fuggi”. Senza di lei non saremo sopravvissuti ai predatori naturali e ad altre tribù che volevano ucciderci. Ma ancora una volta, questo è un altro sotterfugio nell’nostro DNA di cui non si dovrebbe abusare. Spaventandoci, i demagoghi indirizzano la nostra aggressività verso “gli altri”, sia sotto forma di atti di violenza diretta che indiretta, sui social media.
Quando costoro riescono a impossessarsi dei nostri circuiti della paura, spesso regrediamo ad animali umani illogici, tribali e aggressivi. Diventiamo noi stessi armi che i politici usano per la loro agenda.
La paura può influenzare le opinioni, ma conoscere i modi deliberati e strategici in cui le nostre paure vengono sfruttate, può aiutare a ridurne gli effetti.
Quindi come devi affrontare la paura?
“L’unica cosa di cui dobbiamo temere è la paura stessa”.
Franklin Delano Roosevelt
Conosci qualcuno che sembra di non aver paura di niente?
Si tratta di quelli che riconoscono la paura stessa come il più grande nemico che devono affrontare. La prima battaglia che ognuno di noi deve vincere è contro la paura e le sue armi di distruzione.
Evitarla non lo fa mai davvero andare via, o ci paralizza o ci sconfigge. La ricerca frenetica di una soluzione rapida di solito si traduce in uno sforzo sfocato e sprecato.
Puoi superare paure inutili dando a te stesso la possibilità di conoscere e abituarti gradualmente alla cosa o alla situazione di cui hai paura.
Ad esempio, se devi prendere un aereo pur avendo paura di volare, puoi abituarti a sensazioni sconosciute come il decollo o la turbolenza. Cosi sai a che cosa vai incontro, avendo anche la possibilità di guardare cosa fanno gli altri per rilassarsi e godersi il volo. Gradualmente (e in sicurezza) affrontare la paura ti aiuterà a superarla.
La paura influisce sul tuo pensiero
Una volta che i percorsi della paura sono aumentati, il cervello reagisce in modi prevedibili, percepisce gli eventi come negativi e li ricorda in quel modo.
Questi ricordi tendono ad essere molto durevoli, sebbene possano anche essere frammentati.
Le immagini, i suoni e altri dettagli contestuali di un evento spaventoso possono riportare alla mente il ricordo o possono farci provare paura senza sapere consapevolmente il motivo. Poiché questi segnali erano associati a un pericolo precedente, il cervello potrebbe considerarli un predittore di minaccia.
Concentrati su ciò che puoi controllare
Non puoi decidere la durata della tua vita, come neanche molte delle circostanze che dovrai affrontare. Se accetti questa realtà potrai focalizzarti su ciò che, in qualche modo, puoi controllare e/o cambiare. Così come non potrai mai sceglierti i genitori, non riuscirai neanche a controllare le azioni degli altri. Nello stesso modo puoi liberamente agire sul tuo atteggiamento, le tue azioni, la tua vita. Accetta la paura come prezzo del progresso, per fare qualcosa di valore dovrai correre dei rischi. E con il rischio arriva la paura. Se lo accetti come il prezzo del progresso, allora puoi correre i rischi appropriati che produrranno una grande ricompensa.
Vivi la realtà
In tanti vivono nel passato o pensando sempre al futuro. Ma così non riuscirai a vivere il presente. Concentrati sull’oggi, perché è l’unica cosa su cui hai il controllo. È solo la paura che ti porta a guardare tutti i tuoi problemi in una volta sola. Concentrandoti solo su ciò che è proprio di fronte a te potrai gestire anche un rischio tremendo, sapendo di doverlo affrontare solo quando si presenta, un po’ per volta.
Fallo adesso
“Il pericolo peggiore che dobbiamo affrontare è quello di essere paralizzati da dubbi e paure. Questo pericolo è portato da coloro che abbandonano la fede e deridono la speranza. È causato da coloro che diffondono cinismo e sfiducia e cercano di renderci ciechi sulla nostra grande possibilità di fare del bene a tutta l’umanità”.
Harry S. Truman
Spesso, tutto ciò che serve per vincere una paura è cambiare la tua attenzione e provare alcuni dei suggerimenti di cui sopra. Quando ti rendi conto di ciò che è vero e ti concentri su ciò che puoi controllare, la paura svanisce e si indebolisce naturalmente.
Ci sono però altre volte, quando nessun tuo pensiero può superare la paura. In effetti, più pensi in quelle situazioni, più diventi pauroso. Quindi, l’unica soluzione è l’azione.
Una persona saggia accetta che la paura è una parte molto reale della vita, e deve essere affrontata e superata con coraggio. Agendo di fronte alla paura, ottieni risultati, diventando più coraggioso. In larga misura ciò che realizzi nella vita, ciò di cui sei capace, dipenderà da come affronti la paura.
Devi voler vincere la paura
A volte il modo migliore per combattere la paura è concentrarti sulla ragione per affrontarla.
Il tuo obiettivo è più grande della tua paura?
Pensi che un pompiere che corre nell’edificio in fiamme non ha paura? Certo che sì, ma la sua vocazione è più importante della paura stessa. Ce chi pur avendo paura di volare prende lo stesso l’aereo. Non lo fa perché cosi la sua paura svanisce, ma perché alla fine del volo attende l’incontro con una persona a lui cara.
Proprio come la paura tende a generare più paura, il coraggio porta a più coraggio.
Più affronti le tue paure, più ti senti forte e più paure sei disposto ad affrontare.
Prenditi una pausa
È impossibile pensare chiaramente quando sei soffocato/a di paura o ansia. La prima cosa da fare è prendersi del tempo per calmarsi fisicamente.
Distraiti da quello che ti preoccupa, fatti una lunga camminata al parco, preparati una tazza di tè o un bel bagno caldo.
Riprenditi il tuo respiro
Se averti l’accelerazione del battito cardiaco o le mani sudate, la cosa migliore è non combattere.
Resta dove sei e senti semplicemente il panico senza distrarti. Devi assolutamente trovare il modo di rilassarti. Inizia a respirare lentamente e profondamente.
La respirazione è più importante di quanto pensi. Di solito, lo stato d’ansia inizia con respiri corti che provocano una serie di reazioni negative nel tuo corpo. La chiave per superare quei rapidi focolai di ansia è controllare la respirazione.
Fortunatamente, la tecnica della respirazione profonda (diaframmatica) non è complicata. Appena senti lo stato di paura fermati e concentrati sul tuo respiro. Inspira e poi espira lentamente. Assicurati che l’espirazione sia più lunga dell’inspirazione. Questo non è solo un trucco psicologico, la respirazione profonda costringe il tuo corpo a calmarsi fisicamente.
L’obiettivo è aiutare la mente ad abituarsi ad affrontare il panico per tenere lontana la paura.
Prova questa tecnica di respirazione per lo stress.
Quando la paura danneggia la tua stabilità fisica e mentale e ti ritrovi a evitare cose che potrebbero creare più paura, non ignorarla.
Impara a superare la paura e l’ansia.
Grazie a te che stai leggendo questo post! 🙏
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